L’oca in numerose religioni incarna la messaggera degli dei. In Egitto era l’emblema di Geb, il dio della terra. Per questo motivo uno degli epiteti di Iside (figlia di Geb) era “uovo dell’oca”. Connessa ad Amon-Ra nella sua funzione di dio creatore dell’Uovo cosmico, esprimeva valori positivi di espansione e rinnovamento.
Simbolo dell’attenta vigilanza, l’oca era attributo di Giunone. Sacre ai Celti furono addomesticate affinché accompagnassero i devoti ai santuari. La conchiglia dei pellegrini di Santiago de Compostela (in origine un santuario celtico) è la stilizzazione della palma dell’animale. Nelle fiabe russe le oche selvatiche si trasformano spesso in fate.
Nella religione induista l’oca Hamsa è associata al sole e alla fertilità. E’ l’uccello prediletto di Sarasvati, dea delle arti e della sapienza. Dal momento che aveva il compito di trasportare il creatore Brahma, l’oca rappresenta la conoscenza e la forza vitale (prana); “ham” indica l’espirazione, “sa” l’aspirazione- il ritorno della forza vitale alla sorgente cosmica.
Nella Hamsa Upanisad è l’anima individuale che migra di esistenza in esistenza fino a quando non raggiunge la liberazione e abbandona la ninfea del cuore dove risiedono passioni e condizionamenti.
Nella cristianità l’oca rappresentava l’Immacolata Concezione e la compassione perché non abbandona mai un suo simile quand’è ferito. Alcune leggende la associano a S. Martino.
Le Oche selvatiche sono viaggiatori instancabili, fedeli e leali. Quando migrano si assicurano che nessun compagno resti indietro. Sono in grado di collaborare e segnalano qualsiasi situazione di pericolo facendo un gran chiasso. Come animale di potere l’oca dona il coraggio di seguire il proprio istinto. Invita a essere più espansivi e a non nascondere le proprie emozioni. Mamma oca protegge con tenacia i propri piccoli perciò è un totem di protezione: se è la vostra guida amate proteggere chi vi è accanto ma senza rinunciare ai vostri spazi. Nei sogni l’oca domestica annuncia fortuna e abbondanza, quella selvatica possibili disturbi di salute. Sentirla starnazzare è di cattivo auspicio e chiede di fare attenzione alle persone disoneste.
Il gioco dell’oca
Anticamente si chiamava “il giardino dell’oca” perché la meta da raggiungere era lo spazio centrale che raffigurava un giardino. Gli Egizi avevano un gioco analogo, quello del “Serpente”. La forma circolare, le caselle, l’esistenza di un punto di partenza e uno di arrivo rammentano il nostro Gioco dell’Oca, scrive Marina Cepeda Fuentes: ” E’ il percorso sotterraneo, il viaggio che deve essere compiuto se si vuole raggiungere il Centro di tutte le cose, la lenta marcia del destino. Con l’oca sacra si accelera allora il giocatore salta le sue miserie quotidiane e riprova la sorte. Il gioco finisce nel Regno dei Beati dove si arriva dopo la morte”. I gaelici della Spagna settentrionale chiamavano il proprio maestro “l’oca”, poiché rappresentava la saggezza e la guida inviata dagli dei.
Messaggi positivi
-guida spirituale
-messaggi dall’Aldilà
-fedeltà
-comunicazione
-sapienza
-compassione
-protezione
-fecondità
-bellezza
Messaggi negativi
-superficialità
-chiacchiere inutili
-pericoli se appare in sogno
Per un’interessante interpretazione del Gioco cliccare qui.
Bibliografia: